28 Feb comunicato stampa Convezione di Faro
Per l’ennesima volta la ratifica della Convenzione di Faro, messa all’ordine del giorno della discussione al Senato, ha subito una battuta d’arresto. Ieri, dopo un vertice di maggioranza, l’assemblea ha deciso di sospendere l’approdo in Aula della ratifica.
La Convenzione di Faro è un testo importante che rinnova profondamente il concetto stesso di patrimonio culturale, redatto dal Consiglio d’Europa nel 2005, sottoscritto dal nostro Paese nel 2013 e dopo cinque anni non ancora ratificato da una legge dello Stato.
Gli obiettivi della Convenzione, ormai richiamati in tutti i documenti di policy europei sul patrimonio, sono chiari e innovativi: riconosce che il diritto al patrimonio culturale è connesso al diritto dei cittadini di partecipare alla vita culturale, così come stabilito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e sottolinea che la conservazione del patrimonio culturale, e il suo uso sostenibile, hanno come obiettivo lo sviluppo umano e la qualità della vita.
La convenzione evidenzia i benefici che il patrimonio culturale produce per l’economia e il benessere delle comunità, e definisce che la sua tutela e valorizzazione debbano essere sostenibili, partecipate ed inclusive.
Ci è difficile comprendere quali possano essere le difficoltà nell’approvare un atto che rende protagoniste le comunità e le responsabilizza alla cura del patrimonio culturale per “sostenerlo e trasmetterlo alle generazioni future”, rendendolo accessibile a tutti.
Consideriamo una necessità improrogabile l’approvazione del provvedimento e ci auguriamo che, soprattutto in un Paese come il nostro che dovrebbe avere nella Cultura uno dei motori di sviluppo e crescita più significativi, tali principi non diventino oggetto di scontro politico.
I soci italiani di Culture Action Europe.
28 febbraio 2019